Prestazione in chiaroscuro per le Aquile nella prima amichevole di preseason, disputata a Ferrara contro i Saints di Padova, ottima squadra di seconda divisione dalle solide tradizioni. In una domenica grigia e fredda, la formazione estense si è presentata in campo priva di alcuni giocatori chiave, assenti per impegni di lavoro o vittime di una noiosa epidemia di influenza, che ha colpito tra gli altri anche Travis Hansen, uno degli atleti USA appena inseriti a roster. Gli obiettivi del coaching staff per questo impegno erano soprattutto di poter testare i numerosi nuovi innesti, sia italiani che stranieri, e di verificare il grado di preparazione ed affiatamento raggiunti dalla squadra, che a partire dall’ormai prossimo 6 marzo prenderà parte al campionato di massima divisione. Le Aquile hanno iniziato la partita un po’ timidamente, mostrando qualche incertezza sia in attacco che in difesa, il che può essere considerato tutto sommato fisiologico dato che molti giocatori erano lontani dagli impegni agonistici da parecchi mesi. Per quanto si possa lavorare in allenamento, l’intensità del gioco durante le partite è ben diversa, occorre pertanto una sorta di rodaggio per riprendere dimestichezza con il necessario livello di concentrazione e l’impatto fisico. Dopo un infruttuoso drive della squadra ferrarese, il cui gioco spiccatamente aereo soffriva anche per le infauste condizioni meteorologiche, erano i padovani a portarsi per primi in vantaggio per 7 a 0, sfruttando un errato posizionamento della difesa estense. La reazione delle Aquile mostrava ancora qualche incertezza, concretizzandosi solo in un field goal trasformato da Romagnoli. Dopo alcune schermaglie senza esito, era comunque ancora l’attacco della squadra ferrarese a segnare punti sul tabellone, con un touchdown del nuovo arrivato Capogrosso, propiziato da una spettacolare ricezione di Tyler Mc Culloch. Purtroppo però, dopo una serie di azioni infruttuose degli estensi a ridosso della end zone avversaria, un nuovo errore difensivo consentiva ai Saints di chiudere il primo tempo in vantaggio per 14 a 10. Nel secondo periodo le Aquile scendevano in campo con maggiore concentrazione, e una buona serie di azioni di corsa consentiva a Tiozzo di segnare il touchdown del vantaggio ferrarese per 17 a 14. Nell’ultimo quarto entrambe le squadre mostravano comprensibili segni di stanchezza e preparazione ancora da affinare, alternandosi nei drive di attacco senza particolari risultati, fatto salvo il field goal messo a segno dai padovani che fissava definitivamente il punteggio su un salomonico 17 pari. Al termine della partita coach Mantovani confermava una generale sensazione di moderata soddisfazione, se non altro per aver potuto finalmente testare dal vivo le potenzialità della propria squadra e per averne tratto spunti su cui orientare il lavoro in allenamento. Positiva la prova del ricevitore statunitense Mc Culloch, che ha fatto intravedere grandi potenzialità. Oltre che per alcune giocate spettacolari in attacco, il lunghissimo Tyler ha fornito anche un solido apporto in difesa e mostrato già un buon affiatamento con i compagni. In attacco ottime prestazioni anche del solito Turrini e del nuovo arrivato Zanetti, mentre in difesa si sono distinti il giovane talento Taddia, autore di ben tre sack, e il linebacker Sicignano. Ora le Aquile sono attese da un impegno ben più probante, sempre in amichevole ma con i Seamen Milano campioni d’Italia, con i quali scenderanno in campo a Ferrara già domenica 21 febbraio. Per la prossima partita sarà bene aver fatto tesoro dell’esperienza con i Saints, eliminando incertezze e mancanza di concentrazione, perché i milanesi sono squadra esperta e solidissima. Una vera gatta da pelare, quindi, ma anche un test che darà un riscontro importante su quelle che possono essere le ambizioni delle Aquile per il campionato ormai alle porte.