Le Aquile riportano la seconda vittoria in due giornate disputate del campionato IFL, battendo per 21 a 13 in casa i Grizzlies Roma. Ma non si è trattato di una semplice formalità. I ferraresi sono scesi in campo con fiducia forse eccessiva, e hanno faticato più del necessario contro una formazione onesta e tenace, ma di spessore tecnico e atletico evidentemente inferiore. A tratti si sono visti cali di concentrazione e di disciplina poco rassicuranti, e che avrebbero potuto (quasi) compromettere il risultato finale.

Questi passaggi a vuoto sono assolutamente proibiti contro squadre con elevate ambizioni di classifica, quali i Dolphins Ancona che le Aquile dovranno affrontare sabato prossimo in trasferta, pena una sicura sconfitta. Il team estense ha evidenti e grandi potenzialità, quel che ancora latita è proprio la mentalità dominante. Quella che permette di battere con buon margine e nessun patema squadre meno dotate come i Grizzlies, e di giocarsela alla pari con le migliori franchigie italiane. Il lavoro del coaching staff ferrarese dovrà puntare in questa direzione, come confermato dallo stesso allenatore Mantovani al termine della partita.

Va anche riportato per la cronaca un arbitraggio troppo “presente” e quasi sempre con chiamate avverse per i padroni di casa, alcune delle quali in situazioni tali da influire in modo determinante sul risultato.
Dopo un primo quarto contrassegnato da falli e gioco poco produttivo da entrambe le parti, è proprio una chiamata arbitrale a dir poco dubbia, una pass interference in end zone su un lancio intercettato dalla difesa delle Aquile, a consentire ai romani di segnare il primo touchdown della giornata con una breve corsa centrale. Gli estensi a questo punto ritrovano il proprio orgoglio, sciolgono le ruggini nervose, e con un drive rapido ed efficace riportano prontamente in parità il risultato. È un touchdown di Mc Culloch a portare il punteggio sul 7-7, sul quale si conclude il primo tempo.
Nella ripresa le Aquile sembrano aver preso solidamente il controllo delle operazioni, segnando rapidamente un secondo td sempre con un passaggio di Scaglia per Mc Culloch, e con la difesa capace di contenere senza patemi le offensive dei Grizzlies.

Nel quarto quarto, una bellissima ricezione di Zanetti porta i ferraresi in posizione ottimale per segnare nuovamente; missione compiuta grazie a una corsa di potenza di Chiappini. L’infallibile trasformazione di Romagnoli, oggi particolarmente efficace anche su calcio, fissa il risultato sul 21 a 7.

A questo punto le Aquile, in netto vantaggio, si concedono alcune distrazioni di troppo, consentendo infine ai romani di segnare un ulteriore touchdown a una manciata di secondi dalla fine, con un bello quanto improbabile passaggio “Hail-Mary”.

Il finale di 21 a 13 racconta di una giornata in chiaroscuro per i ferraresi. Momenti di gioco esaltante alternati a vuoti di concentrazione, alcuni dei quali si sono manifestati sotto forma di turnover in momenti chiave. Va detto che il quarterback dei Grizzlies, l’americano Hoffman, ha disputato una partita coraggiosa e ispirata, mettendo a tratti in difficoltà la difesa di casa. Tra gli aspetti positivi in casa Aquile va segnalata sicuramente la linea d’attacco, che ha espresso una prestazione autoritaria, e i linebackers Hansen e Pizzuto, sempre puntuali negli interventi e apparsi a tratti davvero dominanti.

Sull’altro piatto della bilancia pesanoun running game complessivamente poco incisivo e un numero di falli commessi dalla linea di difesa davvero eccessivo.

Lo staff ferrarese ha giustamente rimarcato che la partenza in campionato è stata la migliore degli ultimi tre anni, e quindi una certa soddisfazione è più che giustificata. Ma saranno le prossime due partite, entrambe in trasferta e contro le squadre più forti del girone – Dolphins e Marines – a misurare le effettive ambizioni delle Aquile in chiave playoff.