Sono Aquile bipolari quelle scese in campo oggi a Roma contro i Grizzlies. Un primo tempo assolutamente da dimenticare, seguito da una ripresa scintillante, tanto che sembra veramente un’altra squadra quella che concretizza una rimonta spettacolare e insperata e che riesce ad agguantare il pareggio, a un solo minuto dalla fine. Poi purtroppo la fortuna volta di nuovo le spalle ai ferraresi nella lotteria dei tempi supplementari, e la loro partita si chiude con una sconfitta davvero amara.

È un gusto al quale le Aquile purtroppo si sono in qualche modo abituate, da quando sono tornate a giocare in IFL. Ma come sempre accade nel football – e non solo – il primo avversario da sconfiggere è proprio quello nascosto nelle proprie paure ed esitazioni: finché gli estensi non riusciranno a compiere questa maturazione, difficilmente potranno aspirare al ruolo che gli compete per diritto di nascita nel massimo campionato.
L’inizio della partita è appannaggio delle difese, con i Grizzlies che segnano per primi un field goal per il 3 a 0. Dopo qualche altro drive infruttuoso, con l’attacco delle Aquile che proprio non riesce a ingranare, sono di nuovo a i romani a segnare, questa volta un touchdown su passaggio dell’ottimo Hoffman, e si portano sul 10 a 0. Il primo tempo sembra destinato a chiudersi con questo punteggio, e invece la solita svista difensiva dei ferraresi negli ultimi secondi di gioco consente ai romani di arrotondare sul 16 a 0.
Nel secondo tempo, le Aquile appaiono del tutto finite quando Hoffman segna rapidamente un altro TD portando i Grizzlies in vantaggio per 22 a 0. Poi succede qualcosa: l’attacco estense si ripresenta in campo letteralmente trasformato, e dopo un lungo drive a base di corse di Romagnoli è “Zio” Chiappini a entrare in end zone con un breve gioco di potenza, seguito da una trasformazione da 2 punti di Zanetti che porta lo score sul 22 a 8.

Inizia quindi un’adrenalinica altalena di segnature. Dapprima con Hoffman, sempre incontenibile sulle corse, e quindi delle Aquile con Mc Culloch e Turrini, che accorciano le distanze sul 29 a 21. I ferraresi devono però subire di nuovo su una corsa del solito Hoffman, che segna sia pure in modo dubbio su un quarto drammatico down. Sul 36 a 21 i ferraresi sembrano salire definitivamente in cattedra, violando la end zone romana con una nuova corsa centrale di Chiappini trasformata al piede da Romagnoli per il 36 a 28.

Iniziano gli ultimi due minuti di gioco, quando le Aquile riescono dapprima a segnare con uno splendido passaggio di Scaglia per Mc Culloch, e quindi a trasformare alla mano con una corsa dello stesso Scaglia. Sul 36 pari, la difesa estense riesce a rintuzzare gli attacchi dei Grizzlies, costretti a un tentativo di field goal con pochi secondi da giocare. La palla è corta; si incarica del ritorno Mc Culloch, che s’invola partendo dalla propria end zone, trova lo spazio e dopo una lunga corsa viene miracolosamente fermato dall’ultimissimo difensore romano rimasto in gioco. Su questa azione, che avrebbe potuto sancire la definitiva riuscita della rimonta ferrarese, finisce il tempo regolamentare.

In overtime, dopo il sorteggio, la palla è a disposizione delle Aquile, ma un fumble al quarto tentativo smorza il drive offensivo. Tocca quindi ai Grizzlies, che aiutati anche dalle ennesime dubbie chiamate arbitrali, segnano il touchdown della vittoria.
Grandissima la delusione dei giocatori e di tutto lo staff estense, che vedono morire il loro sogno di riscatto proprio quando sembrava ormai realizzato. Adesso la situazione di classifica delle Aquile si fa più difficile. Ognuna delle prossime partite, a partire da quella di domenica prossima a Ferrara contro i Marines, diventa decisiva per la corsa ai playoff.