Non riesce l’impresa alle Dimedia Aquile. Troppo solidi e forti i Rhinos Milano per riuscire nel colpo esterno. Il punteggio finale, 77-36, in realtà non rende giustizia della partita, soprattutto offensiva, giocata dal team estense, che esce così a testa alta dai play off.

Il match giocato ieri a Pero ha messo in evidenza pregi e difetti mostrati dalle Aquile per tutta la stagione. Complessivamente buona la prova dell’attacco, che a parte qualche battuta d’arresto iniziale, ha messo in difficoltà la retroguardia milanese, trovando buone soluzioni e andando in td cinque volte. Al di sotto delle attese invece la prova della difesa, tra l’altro ulteriormente penalizzata dalle pesanti assenze di Sicignano e Cioni.

La partita prende una direzione, che si rivelerà decisiva, sin dai primi drive. Tre errori offensivi consecutivi vanificano i giochi estensi, mentre i Rhinos capitalizzano le occasioni e scappano subito sul 21 a 0. Da lì in poi l’attacco delle Aquile comincia a macinare primi drive e punti, iniziando un botta e risposta di td fatti e subiti fino all’inizio dell’ultimo quarto. Da segnalare anche uno spettacolare ritorno di Mingozzi quasi fino alla end zone.

Purtroppo, a ogni segnatura estense si sussegue quella di Milano, che tiene sempre i padroni di casa a distanza di sicurezza. Gli ultimi minuti sono da garbage time, con le Aquile che si godono le ultime azioni della stagioni, e i Rhinos che cominciano a pensare alle semifinali.

Archiviata la sconfitta, coach Matteo Mantovani comincia già a pensare al futuro: “Questa stagione ha rappresentato un altro momento di crescita della squadra. Abbiamo raggiunto i play off, chiudendo poi dignitosamente la stagione contro un avversario finora imbattuto. Adesso mi auguro che il nostro processo di miglioramento progredisca più velocemente. Quest’anno abbiamo fatto una importante campagna acquisti per rinforzare l’attacco, e i risultati si sono visti. Speriamo di tenere tutti i giocatori del roster di quest’anno, e di poter inserire qualche difensore di alto livello”.