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TRE AQUILOTTI SUL TETTO D’EUROPA

Ha uno spiccato accento ferrarese la nazionale italiana di flag football under 15, che negli Europei di categoria, disputati lo scorso weekend a Belgrado, si è laureata campione continentale con una cavalcata impressionante di 7 vittorie su 7.  Tra i titolari del giovane Blue Team si sono distinti come sempre gli atleti estensi Flavio Zanardi, Gabriele Paganini e Alessandro Golfieri, che danno grande la soddisfazione in casa Aquile, in particolare per i papà-coach Golfieri e Zanardi che hanno letteralmente cresciuto un bellissimo gruppo di ragazzi.

Ha uno spiccato accento ferrarese la nazionale italiana di flag football under 15, che negli Europei di categoria, disputati lo scorso weekend a Belgrado, si è laureata campione continentale con una cavalcata impressionante di 7 vittorie su 7. Forse un po’ a sorpresa, gli azzurrini hanno dominato il torneo, seppellendo sotto una valanga di punti qualsiasi avversaria, fino alla finale contro la Spagna, sconfitta 48 a 26.
Tra i titolari del giovane Blue Team si sono distinti come sempre gli atleti estensi Flavio Zanardi, Gabriele Paganini e Alessandro Golfieri, quest’ultimo premiato anche come miglior giocatore della finale. E’ quindi grande la soddisfazione in casa Aquile, in particolare per i papà-coach Golfieri e Zanardi che hanno letteralmente cresciuto un bellissimo gruppo di ragazzi, che tante soddisfazioni ha dato e tante ne darà in futuro. Abbiamo avvicinato i tre nazionali per qualche impressione a caldo sull’esperienza in nazionale.
Cosa vi portate a casa dai giorni di Belgrado?
Golfieri “Ero emozionatissimo con la maglia azzurra addosso, simboleggiava tutte le ore di allenamento che abbiamo speso per arrivare lì. C’era grande affiatamento e in campo si è visto.”
Zanardi “ Non mi sarei mai aspettato di vestire la maglia della nazionale, è stato stupendo!”
Paganini “E’ stata l’esperienza più emozionante della mia vita (finora, ndr), un gruppo di amici, anzi di fratelli”
Qual era il livello delle squadre avversarie?
G. “Nessuno di loro ha mai ceduto, nemmeno a partita ormai compromessa. C’era grande sportività e fair play, e abbiamo vissuto l’Europeo con serenità e senza tensione”
P. “Erano meno preparati di noi, ma c’era un clima di amicizia, dopo la finale mi sono messo a piangere per la gioia, ma poi sono andato subito a consolare i ragazzi spagnoli.”
Z. “Gli avversari erano inferiori a noi per tecnica e affiatamento, tranne la Spagna che ci ha dato qualche problema”
Che emozioni hai provato?
P. “Oltre alle lacrime in finale, è stato molto bello lo scambio di gadget con gli spagnoli e poi l’huddle dopo la partita assieme agli olandesi dove abbiamo gridato assieme ‘One, Two, Three, FAMILY!’”
Z. “Quando l’arbitro ha fischiato la fine della finale, siamo scoppiati dalla gioia!”
G. “Tensione, perché il margine di errore è minimo, ma ci siamo sempre supportati come una vera famiglia, come fratelli”
Cosa ti ricorderai con più gioia?
G. “I ricordi belli sono tanti, dal primo TD al primo intercetto, ma soprattutto quando hanno annunciato il mio nome come MVP della finale, non me lo aspettavo”
P. “Mi mancheranno tutti gli amici della nazionale, spero di rivederli presto in campo”
Z. “Il ricordo più bello è sicuramente il momento della premiazione”
Volete aggiungere qualcosa?
“Ringraziamo tutti quelli che ci hanno seguito e supportato da casa, e in particolare tutti gli aquilotti, che ci hanno aiutato a raggiungere questi risultati. Ci auguriamo che questa vittoria serva ad avvicinare altri ragazzi a questo sport meraviglioso, che è capace di regalare emozioni senza pari e grandi amicizie.E adesso forza Aquile!”

Hanno svolto un europeo da protagonisti all’interno di un gruppo affiatato e competitivo come quello azzurro,dove il collettivo ha trionfato sul singolo creando un ambiente di famiglia facendo vivere a questi giovani ragazzi il momento migliore della loro vita. Una manifestazione dove nonostante abbia visto gli azzurri vincere le partite di qualificazione con ampi margini non premia la voglia e il non mollare da parte degli avversari che con tenacia hanno tentato tutto per fermare gli azzurrini senza riuscirci, viene premiata la programmazione da parte del blu
e team per la creazione di un gruppo così competitivo e sin troppo dominante, mostrando così quanto roseo potrà essere il futuro per questi ragazzi.

belgrado

 

 

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